Il padiglione d'oro

… è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo … (A. Baricco)

I ritratti-icona pop e fashion di Herb Ritts in mostra a Milano: “Fotografie in equilibrio”

RITTS

“Herb conosceva la luce naturale meglio di chiunque altro.
Gli piaceva, la capiva. Era una sua creatura.
Credo che con la luce naturale, e forse con una luce riflettente, lavorasse al meglio.
Mi ricordava il grande direttore della fotografia Néstor Almendros (I giorni del cielo),
puro, istintivo. Le sue immagini erano calde e belle perché era così che vedeva;
così era lui.”

(Richard Gere)

**********

E’ con le parole di Richard Gere che voglio iniziare il racconto della bellissima mostra che il Palazzo della Ragione di Milano dedica fino al 5 giugno a Herb Ritts, uno dei più grandi fotografi (definirlo “di moda” è riduttivo) del secolo scorso.
Perché Richard Gere?
Erano entrambi sconosciuti artisti quando, nel 1978, la rivista Vogue pubblicò un ritratto del giovane attore, fotografato dal vecchio amico Herb Ritts in un’autofficina durante una pausa forzata di una gita nel deserto di San Bernardino: quel ritratto farà la fortuna di entrambi.

Presto Ritts diventerà un affermato fotografo di moda e Gere interpreterà American Gigolo.
Fin da questa prima foto famosa si può capire la predilezione di Herb Ritts per le foto en plein air, spesso nelle ore più calde e lucenti del giorno, quando i “demoni meridiani” potrebbero giocare brutti scherzi ai fotografi.
La mostra “Herb Ritts. Fotografie in equilibrio” ripercorre la carriera e lo stile del fotografo in oltre 120 immagini provenienti dalla Herb Ritts Foundation di Los Angeles oltre ad alcuni ingrandimenti e video-installazioni. Interessante notare che tutte le stampe, ai sali d’argento o al platino, sono originali, realizzate sotto il controllo diretto dell’autore quando era ancora in vita. Dopo la morte le sue opere non sono più state stampate.

Nato a Los Angeles nel 1952 da famiglia agiata, iniziò a prendere lezioni di fotografia verso la fine degli anni Settanta, facendo di quest’arte la sua professione.
Da quella foto di Gere la sua carriera fu tutta in ascesa ed egli divenne il fotografo preferito delle star della moda, del cinema, dello show biz in genere.
Nel 1979 fotografa Brooke Shields per Mademoiselle, poi Olivia Newton John per la copertina dell’album Physical e, nel 1985, incontra Madonna sul set di Cercasi Susan disperatamente. E’ l’inizio di un vero idillio fra due geni della trasgressione: la fotograferà decine di volte, in modo sempre diverso. Di lei disse, in una vecchia intervista: “Sono straordinariamente colpito da Madonna. Le ho fatto molti ritratti per cercare di fermare le sue diverse identità. Non finge: ogni sua incarnazione riflette come si sente in quel preciso momento. Le piace recitare ruoli differenti: è una grande artista.”

madonna-true-blue

Madonna, La copertina di True Blue, 1986

Madonna, Cherish, 1988

“La prima volta che ho incontrato Herb era sul set di Cercasi Susan disperatamente ed è vero, mi ha messo un paio di mutande sulla testa. Pensavo fosse un vero imbranato. Devo dire che questa è stata la prima impressione di Herb. In ogni modo, è stata la prima volta che ho lavorato con lui senza sceglierlo e poi, poco dopo, mi sono trasferita a Los Angeles e mi sono imbattuta di nuovo in Herb e nel suo modo di fare così dolce e disarmante. Mi propose di lavorare ancora insieme e io accettai per la nostra prima vera sessione di foto insieme.
E’ stato allora che mi sono ‘herbificata’. Cosa significa? Significa più o meno questo: lui ti dice di andare in spiaggia. Poi ti dice di toglierti i vestiti, poi di ballare e rotolarti nella sabbia come un’idiota. Ti dice ancora di gettarti nell’oceano gelato e tu, prima ancora di accorgertene, ti sei scottata e poi gelata il sedere e sei certa di esserti comportata da perfetta idiota.
In breve, ho finito lo shooting promettendo a me stessa che non avrei mai più lavorato con lui… Poi però ho visto le fotografie e, ovviamente, ho cambiato idea. Così è stato l’inizio di una lunga e incredibilmente proficua relazione di lavoro. E anche l’inizio di una grande amicizia.” (Madonna)

Splendidi tutti i ritratti di questo maestro della fotografia, ritratti in bianco e nero che Ritts amava molto poiché “Un ritratto permette di capire una persona, la sua natura intima”, egli affermava.
Ecco allora le pop star Michael Jackson , Mariah Carey, Jennifer Lopez, Britney Spears, David Bowie, Mick Jagger, e sono solo alcune. Gli attori Tom Cruise, George Clooney, Brad Pitt, Nicole Kidman, Sylvester Stallone, Isabella Rossellini, Jack Nicholson e molti altri.

JACK

Jack Nicholson

ISABELLA

Isabella Rossellini

Con i suoi scatti egli desiderava cogliere l’anima della persona che aveva di fronte all’obiettivo, e meglio se l’anima e la mente avevano qualche cosa di veramente importante e sofferto da raccontare attraverso lo sguardo: “Mi piace fotografare combattenti, gente che è stata in trincea ed è sopravvissuta”

Drew Barrymore, 1993

Cristopher Reeve, 1996

Elisabeth Taylor, 1997

Herb Ritts trattava i corpi, perlopiù nudi, che amava fotografare come delle “superfici diverse”, elementi perfettamente inseriti nella natura di cui essi stessi fanno parte. Voleva indagare come reagiva un corpo nell’atmosfera, come rendere un tessuto inserito negli elementi naturali. Diceva: “Fotografo solo materiali naturali: pelle, capelli, sabbia, mare, gocce, sole, ombre. Riviste in modo audace”. Ritts aveva capito quanto la fotografia possa ricalibrare i nostri sensi e allargare la nostra consapevolezza di ciò che ci circonda. Come ebbe a sostenere un altro grande fotografo, David Fahey: “Guardava le stesse nostre cose e le trovava differenti.”

Tatjana Veiled Head, tight view, 1988

Tony and Momi, Sideview, 1987

Le sue immagini di nudo sono al contempo classiche e innovative; sono immagini forti, provocatorie, misteriose, sebbene classiche nelle loro fattezze.

tatjana-patitz-herb-ritts

Tatjana in swimsuit, 1989

Floating torso, 1987

NAOMI

Naomi Campbell, Face in Hands – Abstract, 1990

Nel 1989 realizza per Rolling Stones una fotografia divenuta l’emblema (l’icona, come si usa dire oggi) della moda anni Ottanta e Novanta, quando Gianni Versace creò “la” modella, non più semplice indossatrice di un abito, ma personalità dirompente e vera diva.
Cinque famosissime top model nude, ritratte senza alcuna pruderie o voyerismo, ma con quella naturalezza (in realtà studiatissima) che è il grande segreto di Herb Ritts.
Dall’espressione del viso e dagli occhi traspare il carattere di ciascuna delle splendide donne ritratte: la fragilità di Stephanie Seymour, la sicurezza di Cindy Crawford, l’eleganza di Christy Turlington, l’aria sognante di Tatjana Patitz, la sensualità di una giovanissima Naomi Campbell.

Supermodels, 1989

Alla mostra è possibile vedere anche alcune fotografie meno note, come quelle del lavoro sul corpo in movimento (ispirato alle sculture della Grecia classica e all’arte rinascimentale). Un’intera parete è dedicata alla bella e scenografica sequenza di immagini che ritraggono il ballerino e coreografo americano Bill T. Jones (1995), nelle quali balzano subito all’occhio gli elementi contrapposti che dominano anche la vita dell’uomo: la forza e la potenza muscolare che non impedisce, però, al danzatore di scivolare nella sconfitta. La vita come un perenne stare in equilibrio (il titolo stesso della mostra) fra determinazione alla lotta e continua opposizione a forze contrarie. Come commenta Richard Martin: “Caduta, tremore, perdita di controllo, risalita, ripiegamento, vittoria. Herb Ritts crea un mondo di immediatezza scenografica, stimolante e teatrale. Eppure nell’evidente sicurezza dell’immagine c’è l’ambiguità e l’involuzione di modello, soggetto, posa.”

BILL T. JONES

Bill T. Jones, 1995

L’ultima sala è dedicata alla fascinazione di Herb Ritts per l’Africa, dove viaggiò all’inizio degli anni Novanta: la natura maestosa, le donne altere e incarnazione della Madre Terra, gli animali placidi e selvaggi ad un tempo. Ricche di fascino queste fotografie, dove il bianco e nero esalta e definisce le forme, raccolte nel volume “Africa” e commentate da Judith Jamison, coreografa e ballerina, nonché direttrice artistica dell’Alvin Ailey American Dance Theatre.

herb-ritts-masai

Masai Warriors, Dance Ceremony, 1993

Two Giraffes Crossed, 1993

Al termine del percorso due installazioni video: i “provini a contatto” di artisti come Bowie, Jagger, Madonna e grandi top model, che ci fanno capire come Ritts lavorasse su decine di immagini per arrivare a scegliere uno scatto destinato a diventare icona.

E’ il 2002 quando Ritts sta lavorando su un set fotografico in California e scoppia una violenta tempesta di sabbia che provoca problemi di salute a diverse persone della troupe. Anche il suo fisico, già minato dall’AIDS, si indebolisce. Morirà il 26 dicembre dello stesso anno per complicazioni in seguito ad una polmonite, legando per sempre il suo nome ad immagini che hanno fatto la storia della fotografia, della moda e del nostro immaginario collettivo.

Mi piace ricordarlo così, con alcune parole di un’intervista rilasciata a Michele Smargiassi nel 2001 per Il Venerdì di Repubblica.
Negli anni Trenta il fotografo tedesco August Sander volle tramandare con migliaia di ritratti il «volto del tempo». Fra settant’anni saranno i suoi ritratti a restituire il volto del nostro?
«Posso solo sperare che anche fra molto tempo chi guarda le mie immagini riesca a emozionarsi. In fondo, che tu fotografi persone famose o no, stai sempre cercando l’anima dell’uomo. Sì, sarebbe bello che le mie foto evocassero un giorno le stesse emozioni che quelle di Sander evocano in me».

sito internet

I vostri pensieri

Freebutterfly

Siamo fatti solo di ali. Infinite ali.

La Lettrice Assorta

Leggo storie, condivido impressioni

Italo Kyogen Project

伊太郎狂言プロジェクト

Mr.Loto

... è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo ... (A. Baricco)

Penne d'Oriente

Giappone, Corea e Cina: un universo di letture ancora da scoprire

Il fiume scorre ancora

Blog letterario di Eufemia Griffo

Arte&Cultura

Arte, cultura, beni culturali, ... e non solo.

Un Dente di Leone

La quinta età: un soffio di vento sul dente di leone

Picture live

Vivir con amor

vengodalmare

« Io sono un trasmettitore, irradio. Le mie opere sono le mie antenne » (Joseph Beuys)

mammacomepiove!

Donna. Mamma. Sognatrice. In proporzioni variabili.

La poesia di un arabesque

"La danza è il linguaggio nascosto dell'anima" Martha Graham

IO, ME E ME STESSA

Per andare nel posto che non sai devi prendere la strada che non conosci

Il Canto delle Muse

La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )

... è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo ... (A. Baricco)

Pinocchio non c'è più

Per liberi pensatori e pensatori liberi

L'angolino di Ale

... è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo ... (A. Baricco)

DANZA/DANZARE

considerazioni, training, racconti

Di acqua marina di Lucia Griffo

Just another WordPress.com site

17 e 17

UN PO' PIU' DI TWITTER, UN PO' MENO DI UN BLOG

Studia Humanitatis - παιδεία

ΟYΤΩΣ AΤΑΛΑIΠΩΡΟΣ ΤΟIΣ ΠΟΛΛΟIΣ H ΖHΤΗΣΙΣ ΤHΣ AΛΗΘΕIΑΣ, ΚΑI EΠI ΤA EΤΟIΜΑ ΜAΛΛΟΝ ΤΡEΠΟΝΤΑΙ. «Così poco faticosa è per i più la ricerca della verità e molti si volgono volentieri verso ciò che è più a portata di mano». (Thuc. I 20, 3)

Mes fleurs de lilas

Just another WordPress.com site

Cetta De Luca

io scrivo

filintrecciati

Just another WordPress.com site

OHMYBLOG | PAOLOSTELLA

just an other actor's blog

Sakura No Hana...

Composizioni in metrica giapponese

Versi in rima sciolta...

Versi che dipingono la natura e non solo...