… è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo … (A. Baricco)
Merii Kurisumasu! direbbe un giapponese che vuole augurare Buon Natale.
In Giappone i cristiani sono circa il 3-4%, ma i giapponesi non rinunciano comunque a una festa meravigliosa come il Natale, sebbene venga considerata esclusivamente sotto il profilo consumistico, perdendo così un po’ della sua magia.
Il 25 dicembre in Giappone non è un giorno di vacanza, ma la popolazione festeggia comunque questa giornata (il 23 dicembre è invece festa nazionale, in quanto compleanno dell’attuale imperatore Akihito). Le luci natalizie si accendono già dalla fine di ottobre: luminarie, decorazioni su edifici e torri, musiche natalizie nelle stazioni e per strada, babbi natale che passeggiano e che, soprattutto nei centri commerciali, invogliano i clienti a fare acquisti.
Il Natale, comunque, viene considerato soprattutto come festa romantica, da trascorrere insieme alla persona amata. Gli innamorati si scambiano regali (come a San Valentino) e vanno a cena fuori per festeggiare spesso le ragazze scelgono proprio questo giorno particolare per dichiarare i loro sentimenti!
I regali vengono scambiati comunque sia tra partner che tra amici e di solito si tratta di piccoli pensierini che possono andare dai peluches ai fiori ma anche gioielli, mentre per i più piccoli non manca il Babbo Natale; giapponese, ovviamente.
Il dolce tipico di questa festa è la Torta di Natale (Christmas Cake) o “Kurisumaki Keki”, che viene consumata la sera del 24 dicembre. Solitamente si tratta di una semplice torta di pan di spagna con panna e fragole, decorata a tema natalizio.
Il termine “Christmas Cake” viene anche usato talvolta in senso dispregiativo verso le ragazze con più di 25 anni, con il senso che, passato il 25°compleanno, proprio come le torte di Natale dopo il 25 dicembre, nessuno avrebbe più avuto interesse verso di loro
Ovviamente non esiste una parola giapponese che significhi “natale” né un kanji per scriverlo, e l’augurio più utilizzato è l’inglese “Merry Christmas”, con una tipica pronuncia giapponesizzata, quindi “Merii Kurisumasu”, scritto in katakana (メリー・クリスマス) o molto spesso direttamente in alfabeto latino.
Il 25 dicembre è l’ultimo giorno dedicato al Natale, poiché i giapponesi non conoscono e quindi non festeggiano l’Epifania. Già dal 26 le decorazioni e gli alberi addobbati lasciano il posto ai preparativi per la festa del nuovo anno (l’oshogatsu).
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ahah diciamo che l’hanno un po’ stravolta questa festa! 😀 Incredibile cosa riesce a fare il consumismo, eh! Se pensiamo che i cristiani lì sono solo il 3-4%… 😐
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oppssssssssss… quasi quasi mi dimenticavo gli auguri!!!! 😀 Auguriiiiiiiiiii! 😛
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…quasi quasi…ma sono arrivati 😀 Grazie!
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